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Coach Del Re amaro: “Non siamo stati mai in partita”

Un brusco risveglio per la Gema dopo la netta sconfitta del Palamacchia, contro una Pielle che ha confermato di attraversare un ottimo momento di forma e di meritare il primato in classifica.

Rossoblù timorosi sin dall’inizio, in un clima caldissimo come quello del Palamacchia che ha condizionato testa e gambe dei ragazzi di Del Re. E proprio il coach rossoblù si aspettava un altro approccio da parte della sua squadra: “Abbiamo sofferto molto, inutile girarci intorno – spiega – non abbiamo iniziato a giocare, abbiamo lasciato campo alla Pielle che in queste situazioni si esalta. Sabato, alla fine dell’allenamento, ho detto ai ragazzi che a Livorno avremmo trovato un clima ostile, e che giocare in un palazzetto così caldo con questa tifoseria a qualcuno non sarebbe ricapitato, che sarebbe stata una fortuna per un giocatore giocare partite così. Speravo che la squadra dimostrasse che in partite del genere potesse fare un passo in avanti. Invece non siamo mai stati in campo”.

Il ritmo offensivo e la difesa della Pielle ha subito indirizzato la gara verso la capolista, che non ha mai alzato il piede dall’acceleratore. Il dominio in area e le conclusioni in transizione sono state determinanti per la vittoria livornese. “Abbiamo subito sempre i contatti, la loro fisicità – continua il coach della Gema – Livorno è stata ottima in difesa, ci ha concesso poco soprattutto nel primo tempo. Noi siamo stati sempre a rincorrere, non abbiamo mai chiuso sui tiratori o sui giochi a due in area. Loro hanno giocato a pallacanestro e sono meritatamente primi”.

Per la Gema la sosta per la Coppa Italia arriva al momento giusto, due settimane per lavorare e recuperare gli acciaccati (a Livorno Pirani e Mazzantini non stavano benissimo) in vista poi di un trittico oltremodo decisivo: derby con la Fabo in casa, infrasettimanale a Cassino e Rieti in casa il sabato prepasquale. “Vogliamo mantenere il quarto posto – chiude Del Re – sono 28 giornate che siamo nelle prime 4, il gran merito va ai ragazzi, ottimi nelle prime 15 giornate. Adesso vorremmo fare quello step in più di cui parliamo da tempo ma che poi non riusciamo a concretizzare del tutto, facendo un passo indietro e uno in avanti. Abbiamo due settimane per lavorare sul trittico, dobbiamo sistemare un po’ di cose, aumentiamo l’energia e la consapevolezza che possiamo fare di più”.


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