La capolista Pielle non fa sconti e rimanda al mittente le velleità della Gema, arrivata al Palamacchia con l’idea di provare a giocare una buona partita anche lontano dal Palaterme. La Pielle però si è mostrata in versione extralusso e ha vinto dominando dal primo al quarantesimo minuto (81-64), confermando di essere la squadra più forte e completa del campionato soprattutto se si mette a difendere, oltre che a scatenare le sue bocche da fuoco.
La Gema non è mai stata in partita, soprattutto nel primo tempo si è fatta frullare dal ritmo dei padroni di casa perdendo ben presto contatto con la gara. Un po’ meglio nella ripresa, con il parziale a favore (38-35) e la voglia di reagire sempre e comunque, nonostante i tanti falli fischiati a sfavore e il dominio in area dei padroni di casa (45-31). Il primo tempo come detto è la chiave della partita, il momento in cui la Pielle mette già le mani sulla vittoria azzannando gli avversari con grande determinazione. Il primo break firmato Rubbini e Chiarini (7-0 in 2 minuti) è indicativo sull’energia che la capolista mette sul parquet, al cospetto di una Gema intimorita e poco lucida, che commette parecchi errori mostrando un certo timore nel prendere confidenza col clima bollente del Palamacchia.
Il vantaggio della Pielle sale in doppia cifra sul finire del primo quarto con 5 punti di Lo Biondo (uno dei migliori) e la tripla del rientrante Loschi. Il vantaggio della capolista si dilata nel secondo quarto, le triple di Laganà, Chiarini e ancora Rubbini scavano un solco che rischia di essere incolmabile (40-20). La Gema non trova continuità, cerca soluzioni estemporanee ed è visibilmente contratta, senza riuscire a crearsi vantaggi e perdendo palloni (16 alla fine). I rossoblù tirano male (10/32) senza mai fare canestro dalla lunga (0/9), concedendo invece il 50% al tiro agli avversari, che alla pausa lunga hanno un vantaggio meritato.
Le cose non cambiano nella ripresa, la Pielle controlla il vantaggio abbastanza agevolmente di fronte ai tentativi un po’ più convinti della Gema, che continua a tirare male ma che riesce a trovare maggiore intensità in fase difensiva, tanto che la Pielle deve faticare di più per trovare il canestro e nel solo secondo tempo perde 18 palloni. Ma il tempo scorre inesorabile e la transizione della squadra di Cardani porta tiri ad alta percentuale, la tripla di Loschi firma il massimo vantaggio interno (77-52 al 34’). La Gema non vuole certo la goleada (che sarebbe oltretutto immeritata) e reagisce trascinata da Passoni, che anima il break finale di 4-12 che rende il divario meno pesante ma che non cambia la sostanza della vittoria labronica.
CAFFE’ TOSCANO LIVORNO: Rubbini 13 (2/3, 1/3), Loschi 13 (3/9 da tre punti), Lo Biondo 12 (2/2, 2/2), Pagani 12 (5/7), Campori 10 (1/1, 2/2), Laganà 9 (1/1, 2/6), Chiarini 8 (1/5, 2/6), Diouf 3 (1/4 da due), Cristofani 1, Ferraro (0/2 da tre), Manna (0/1 da due), Dadomo. All.: Cardani.
GEMA MONTECATINI: Passoni 19 (6/11, 1/5), Pirani 8 (3/9), Mastrangelo 7 (2/6, 1/5), Korsunov 7 (2/2, 1/2), Mazzantini 7 (2/4, 0/2), Di Pizzo 6 (3/4), Angelucci 6 (3/4, 0/2), Savoldelli 4 (2/7, 0/3), Corgnati (0/1, 0/1), Dell’Anna, Benedetti ne, Soare ne. All.: Del Re.
ARBITRI: Nicola Alessi di Ravenna e Mattia Curreli di Cagliari
PARZIALI: 29-14, 46-26, 62-42